Se Chanto

Suonata in ogni concerto e cantata all’unisono da tutti i presenti, “Se chanto” è diventata l’inno dell’occitania.
Ma quando è nata questa canzone e come si è diffusa?
La tradizione attribuisce “Se chanto” a Gaston Phoebus, conte di Foix e visconte del Bearn, morto nel 1381, che scrisse una canzone d’amore, una serenata piena di nostalgia per la donna lontana.
Diffusasi in Linguadoca, fu portata in terre lontane dai marinai tolosani, ed ogni paese e regione d’Occitania la fece propria apportando al testo qualche variante, spesso assai romantica e poetica.
Già cantata nelle valli valdesi, la canzone si è infine diffusa in tutte le valli occitane nel 1977 attraverso i musicisti del conservatorio occitano di Tolosa.

Esiste però anche un’altra lettura della canzone, presentata da Gerard de Sedes e legata alla repressione dei Catari.
Nella notte nera della repressione catara, si ode il canto isolato di un uccello vigilante.
E’ l’usignolo, simbolo mistico per i catari ed emblema della passione, non amorosa, subita dalla Linguadoca.
Il se chanta que chante, canti quello che canta, significa che il suo canto può essere compreso solo da qualcuno. Canta quindi non per un comune mortale, ma per la dottrina albigese simboleggiata, come d’abitudine ne ltrobar clus, dalla dama.
Da ogni parte si frappongono ostacoli materiali, che impediscono la pratica della religione perseguitata, e ostacoli interiori, che rendono impervia la salita dell’anima verso il fin’amor e la purezza.
Ma colui che crede ha coraggio e forza, e il messaggio finale è quindi chiaro: non importa se le montagne sono alte, poiché la fede è capace di tutto. 

Versione diffusa nelle Valli Occitane del Piemonte

Occitano:

Devant de ma fenèstra
i a un auselon
Tota la nuèch chanta,
Chanta sa chançon
Se chanta, que chante
Chanta pas per ieu
Chanta per ma mia
Qu'es al luènh de ieu
Aquelas montanhas
Que tan autas son
M'empachan de veire
Mes amors ont son
Autas, ben son autas,
Mas s'abaissarèn
E mas amoretas
Vers ieu tornarèn
Baissatz-vos montanhas,
Planas levatz-vos
Perquè pòsque veire
Mes amors ont son
 

Italiano:

Davanti alla mia finestra
C'è un uccello
Tutta la notte canta,
Canta la sua canzone
Se canta, che canti
Non canta per me
Canta per la mia amica
Che è lontana da me
Quelle montagne
Che tanto alte sono
Mi impediscono di vedere
Dove sono i miei amori
Alte, ben son alte,
Ma si abbasseranno
E i miei amori
Verso me torneranno
Abbassatevi montagne,
Alzatevi pianure
Affinché io possa vedere
Dove sono i miei amori